I due maggiori quotidiani italiani pubblicano, oggi, articoli su una gestione “disinvolta” delle vaccinazioni violando le priorità indicate dal Ministero della Salute. In altre città stanno indagando i NAS dei Carabinieri. Leggiamo su FB alcuni post di denuncia di irregolarità che sarebbero emerse anche in regione. Prendiamo sempre con “le molle” i post di FB e conoscendo la serietà e il rigore di moltissimi funzionari pubblici e amministratori delle nostre aziende sanitarie e delle nostre amministrazioni siamo portati a credere che questi “crimini contro la salute” (come sono stati definiti) non siano avvenuti o, nel peggiore dei casi, si tratti di singoli episodi in una fase di rodaggio di una organizzazione complessa.
Il problema però è serio, perché il rispetto delle regole e delle priorità è la base di un rapporto di fiducia in una fase drammatica e difficile fra le persone e le istituzioni.
Sarebbe opportuno che l’amministrazione regionale (che ne ha i poteri) avviasse una verifica per accertare il rispetto delle regole e rassicurasse l’opinione pubblica anche per evitare che circolino, nei canali paralleli dell’informazione, notizie false, non controllate che però, per l’impatto emotivo della questione, possono creare disorientamento e contribuire a ridurre la credibilità di chi ci governa in questo fase così complicata della vita di tutti